Sumeri

Definizione

Joshua J. Mark
da , tradotto da Michele D'Adamo
pubblicato il
Disponibile in altre lingue: Inglese, Francese, Greco, Persiano, Portoghese, Russo, Spagnolo
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Detail of the War Scene of the Standard of Ur Showing Sumerian Warriors (by Osama Shukir Muhammed Amin, Copyright)
Particolare della scena di guerra dello Stendardo di Ur con i guerrieri sumeri
Osama Shukir Muhammed Amin (Copyright)

I Sumeri furono un popolo della Mesopotamia meridionale la cui civiltà fiorì tra il 4100-1750 a.C. circa. Il loro nome deriva dalla regione che viene spesso - ed erroneamente - definita "paese". Sumer, in realtà, non fu mai un'entità politica coesa, ma una regione formata da città-stato, ciascuna con un proprio re.

Sumer era la controparte meridionale della regione settentrionale di Akkad, il cui popolo diede il nome di Sumer, che significa "terra dei re civilizzati". Gli stessi Sumeri si riferivano alla loro regione semplicemente come "la terra" o "la terra del popolo dalla testa nera".

I Sumeri furono gli artefici di molte delle più importanti innovazioni, invenzioni e concetti che vengono dati per scontati al giorno d'oggi. In pratica "inventarono" il tempo dividendo il giorno e la notte in periodi di 12 ore, le ore in 60 minuti e i minuti in 60 secondi. Altre innovazioni e invenzioni includono le prime scuole, la prima versione del racconto del Grande Diluvio e di altre narrazioni bibliche, la più antica epopea eroica, la burocrazia governativa, l'architettura monumentale e le tecniche di irrigazione.

Dopo l'ascesa degli Amorrei in Mesopotamia e l'invasione degli Elamiti, Sumer cessò di esistere e fu conosciuta solo attraverso i riferimenti nelle opere degli scrittori antichi, compresi gli scribi che scrissero il libro biblico della Genesi. I Sumeri rimasero sconosciuti fino alla metà del XIX secolo, fino a quando gli scavi in Mesopotamia portarono alla luce la loro civiltà e i loro numerosi contributi.

Sumerian Votive Plaque
Targa votiva sumera
Osama Shukir Muhammed Amin (Copyright)

Sviluppo e 39 “prime volte”

Nel corso del XIX secolo, gli archeologi europei si riversarono nel Vicino Oriente alla ricerca di antiche città, tombe e manufatti. Nessuno di loro si recò mai in Mesopotamia per cercare le città sumere, perché nessuno era a conoscenza di quella civiltà; cercavano invece di scavare nei siti citati nella Bibbia, come Babilonia e Ninive e in un luogo misterioso chiamato Shinar, ma trovarono molto più di quanto si aspettassero.

Nessuno sa da dove provengano i Sumeri; è noto solamente che dal 2900 a.C. circa si stabilirono saldamente nella Mesopotamia meridionale. La storia di questa regione viene suddivisa dagli studiosi moderni in sei epoche:

  • Il periodo Ubaid - 5000-4100 a.C. circa
  • Il periodo Uruk – 4100-2900 a.C.
  • Il primo periodo dinastico -2900-2334 a.C.
  • Il periodo accadico – 2334-2218 a.C.
  • Il periodo Gutian – 2218-2047 a.C. circa
  • Il periodo Ur III (noto anche come Rinascimento sumero) – 2047-1750 a.C.

Anche le origini del popolo del periodo Ubaid sono sconosciute, così come la loro cultura, ma lasciarono alcuni affascinanti manufatti e, probabilmente, fondarono le prime comunità che crebbero nelle successive città e si svilupparono in città-stato durante il periodo Uruk. Il primo periodo dinastico vide l'ascesa dei re, l'istituzione del governo e della burocrazia e il conflitto tra le città-stato sumere per i diritti sulla terra e sull'acqua. Le città sumeriche erano periodicamente unite sotto un unico re, come nel caso di Enembaragesi di Kish, che guidò Sumer contro Elam nella prima guerra documentata della storia, intorno al 2700 a.C. I Sumeri uscirono vittoriosi e saccheggiarono le città di Elam.

IL SUMER FU INFINE CONQUISTATO DA SARGON DI AKKAD (2334-2279 A.C.), CHE NE FECE IL NUCLEO DEL SUO IMPERO MULTINAZIONALE.

Il successivo re Eannatum riconquisterà parti dell'Elam verso il 2500 a.C. e Lugalzagesi farà lo stesso verso il 2330 a.C., ma questi re non riusciranno mai a controllare completamente le città-stato sumere. Il Sumer fu infine conquistati da Sargon di Akkad (2334-2279 a.C.), che ne fece il nucleo del suo impero multinazionale. Egli mantenne il controllo della regione collocando funzionari di fiducia in posizioni di potere in ogni città, tra cui la figlia Enheduanna (l. 2285-2250 a.C.), alta sacerdotessa della dea Inanna a Ur (famosa a sua volta come la prima autrice al mondo conosciuta per nome). L'impero accadico mantenne la regione fino all'invasione dei Gutiani, che governarono fino a quando non furono cacciati da Ur-Nammu (2047-2030 a.C.) e da suo figlio Shulgi di Ur (2029-1982 a.C.), responsabili del cosiddetto Rinascimento sumerico, che vide la rinascita della cultura sumerica dopo le conquiste accadiche e gutiane.

Sumerian Civilization, c. 4300 - 2335 BCE
Civiltà sumera, 4300 - 2335 a.C. circa
Simeon Netchev (CC BY-NC-SA)

Le città sumere, prima e dopo le conquiste, si arricchirono grazie al commercio. La relativa stabilità delle città incoraggiò la crescita culturale, l'innovazione e l'invenzione. Lo studioso Samuel Noah Kramer, nella sua opera emblematica La storia inizia a Sumer, esplora 39 "prime volte" nel mondo che ebbero origine con i Sumeri:

  1. Le prime scuole
  2. Il primo caso di Apple Polishing (in italiano "adulare")
  3. Il primo caso di delinquenza giovanile
  4. La prima "guerra di nervi"
  5. Il primo congresso bicamerale
  6. Il primo storico
  7. Il primo caso di riduzione delle tasse
  8. Il primo "Mosè"
  9. Il primo precedente legale
  10. La prima farmacopea
  11. Il primo "almanacco del contadino"
  12. Il primo esperimento di giardinaggio all'ombra
  13. La prima cosmogonia e cosmologia dell'uomo
  14. I primi ideali morali
  15. Il primo "lavoro"
  16. I primi proverbi e detti
  17. Le prime favole sugli animali
  18. I primi dibattiti letterari
  19. I primi paralleli biblici
  20. Il primo "Noè"
  21. Il primo racconto della resurrezione
  22. Il primo "San Giorgio"
  23. Il primo caso di prestito letterario
  24. La prima età eroica dell'uomo
  25. La prima canzone d'amore
  26. Il primo catalogo della biblioteca
  27. La prima età dell'oro dell'uomo
  28. La prima società "malata"
  29. I primi lamenti liturgici
  30. I primi messia
  31. Il primo campione di lunga distanza
  32. Le prime immagini letterarie
  33. Il primo simbolismo sessuale
  34. La prima Stabat Mater
  35. La prima ninna nanna
  36. Il primo ritratto letterario
  37. Le prime elegie
  38. La prima vittoria del lavoro
  39. Il primo acquario

I Sumeri inventarono anche il concetto di città, e una delle pretendenti al titolo di "città più antica del mondo" è la sumera Uruk. Le prime città fondate a Sumer furono:

  • Eridu
  • Uruk
  • Ur
  • Larsa
  • Isin
  • Adab
  • Kullah
  • Nippur
  • Kish

Il cuore della città era il complesso dei templi, caratterizzato dalle grandi ziggurat che avrebbero ispirato il successivo racconto della Torre di Babele. Ogni città aveva la sua divinità protettrice che viveva nel tempio, proteggendo e guidando i cittadini, ma per i Sumeri la città di Eridu - e il suo dio Enki - occupavano un posto speciale.

La prima città

Sebbene l'archeologia moderna abbia stabilito che Uruk sia la città più antica della Mesopotamia, gli stessi Sumeri ritenevano che la prima città del mondo fosse Eridu, presieduta da Enki, il loro dio della saggezza e dell'acqua, che la sollevò dalle paludi acquatiche e stabilì il concetto di regalità e ordine nella terra. La fondazione di Eridu da parte di Enki era vista come una sorta di età dell'oro, paragonabile al biblico Giardino dell'Eden, in quanto dimora degli dèi e luogo di nascita delle regole che governano la civiltà (note come il me). La studiosa Gwendolyn Leick osserva che:

L'Eden mesopotamico non è un giardino ma una città, formata da un pezzo di terraferma circondato dalle acque. Il primo edificio è un tempio... È così che la tradizione mesopotamica presenta l'evoluzione e la funzione delle città, ed Eridu ne costituisce il paradigma mitico. Contrariamente all'Eden biblico, da cui l'uomo fu bandito per sempre dopo la caduta, Eridu rimase un luogo reale, intriso di sacralità ma sempre accessibile. (2)

La "caduta" di Eridu non ha nulla a che fare con i peccati dell'umanità, ma con l'astuzia di una delle dee mesopotamiche più conosciute, Inanna. Nel poema Inanna e il dio della saggezza, la dea si reca dalla sua città di Uruk a Eridu, dimora del padre Enki, e lo invita a sedersi a bere qualcosa con lei e, mentre lui beve e diventa sempre più gioviale, consegna volentieri il me alla figlia. Una volta raccolti tutti, corre alla sua nave e li porta a Uruk, rendendo così la sua città preminente e facendo regredire Eridu. Gli studiosi moderni ritengono che questo mito sia nato in risposta al passaggio da una cultura agraria (simboleggiata da Eridu) allo sviluppo urbano rappresentato da Uruk, una delle città più potenti della regione.

Ur-Nammu
Ur-Nammu
Donald A. Mackenzie (Public Domain)

Governo

La religione era fortemente radicata nella vita delle persone tanto da influenzare il governo e la struttura sociale. I Sumeri credevano che gli dei avessero formato l'ordine dal caos e che il ruolo dell'individuo nella vita fosse quello di collaborare con gli dei per assicurarsi che il caos non si ripetesse. Gli stessi dèi, tuttavia, avrebbero in seguito rovesciato la loro opera - riportando il mondo nel caos - quando il rumore e i problemi dell'umanità divennero troppo grandi da sopportare.

L'OPERA SUMERA NOTA COME GENESI DI ERIDU (COMPOSTA INTORNO AL 2300 A.C.) È LA PRIMA VERSIONE DEL RACCONTO DEL GRANDE DILUVIO.

L'opera sumerica nota come Genesi di Eridu (composta intorno al 2300 a.C. e rinvenuta tra le rovine di Eridu) è la prima versione del racconto del Grande Diluvio, poi narrato nell'Atrahasis, nell'Epopea di Gilgamesh e nel Libro della Genesi. Racconta di come gli dèi distrussero l'umanità con un diluvio, ad eccezione di un uomo, Ziusudra, che si salvò quando Enki gli disse di costruire un'arca e di salvare due esemplari di ogni animale. In seguito, gli dèi cedono e decidono di controllare la popolazione umana e di limitarne le attitudini fastidiose, introducendo nel mondo la morte e la malattia; in questo modo ristabiliscono l'ordine, ponendo un limite alla vita e all'ambizione umana.

Gli dei si aspettavano che gli esseri umani impiegassero le loro vite per contribuire a mantenere l'ordine, e ciò includeva trovare un modo per collaborare insieme. I Sumeri erano molto orgogliosi della loro individualità, come testimoniano l'elevazione delle divinità protettrici di ogni città e le rivalità e i conflitti intermittenti, ma gli dèi chiedevano loro di metterla da parte nell'interesse del bene comune. Kramer scrive a proposito:

Sebbene i Sumeri attribuissero un grande valore all'individuo e alle sue conquiste, c'era un fattore preponderante che favoriva un forte spirito di cooperazione sia tra gli individui che tra le comunità: la completa dipendenza di Sumer dall'irrigazione per il suo benessere, anzi, per la sua stessa esistenza. L'irrigazione è un processo complicato che richiede uno sforzo e un'organizzazione comuni. I canali dovevano essere scavati e tenuti in costante riparazione. L'acqua doveva essere divisa equamente. Per garantire ciò, era necessario un potere più forte del singolo proprietario terriero o addirittura della singola comunità: da qui la crescita delle istituzioni governative e l'ascesa dello Stato sumero. (Sumeri, 5)

La Lista dei re sumeri, un documento composto intorno al 2100 a.C. a Lagash, elenca tutti i re che risalgono all'inizio del mondo, quando gli dei stabilirono per la prima volta la regalità a Eridu. Il primo re attestato archeologicamente è Etana, descritto come "colui che stabilizzò tutte le terre" (Sumeri, 43) e l'elenco prosegue cronologicamente - spesso con regni impossibilmente lunghi per i monarchi - fino al regno dei re nel 2100 a.C. circa.

Legend of the Hero Etana Inscription
Iscrizione della Leggenda dell'Eroe Etana
Osama Shukir Muhammed Amin (Copyright)

La città-stato sumera era governata da un re, il Lugal (letteralmente "grande uomo") che sovrintendeva alla coltivazione della terra – oltre ad avere molte altre responsabilità – ed era legato agli dèi per garantire che la loro volontà fosse fatta sulla terra. Inizialmente, il Lugal era a capo di una "famiglia" - una comunità strettamente unita, che metteva in comune le proprie risorse - e il concetto di famiglia sarebbe continuato come struttura di potere alla base delle città. Con la nascita delle città e lo sviluppo delle innovazioni agricole, i Sumeri cambiarono per sempre il modo in cui gli esseri umani avevano vissuto fino ad allora. Lo studioso Paul Kriwaczek commenta:

Questo fu un momento rivoluzionario nella storia umana. I Sumeri avevano l'obiettivo concreto di cambiare il mondo. Furono i primi ad adottare il principio che ha guidato il progresso e l'avanzamento nel corso della storia e che ancora oggi motiva la maggior parte di noi: la convinzione che sia un diritto dell'umanità, la sua missione e il suo destino, trasformare e migliorare la natura e diventarne il padrone. (20)

Contributi e crollo

Le città dei Sumeri si espansero e, quando ebbero bisogno di più spazio e di maggiori risorse, le sottrassero ad altri. Durante il periodo di Uruk, la cultura si sviluppò rapidamente, e probabilmente la più grande invenzione fu l’avvento della scrittura intorno al 3600-3500 a.C. Le prime scritture si svilupparono in risposta alla necessità di comunicare a distanza nel commercio e trasmettevano informazioni di base del tipo "due pecore - cinque capre - Kish", sufficientemente chiare per il mittente, ma prive della capacità di informare il destinatario se le due pecore e le cinque capre fossero in arrivo o in partenza dalla città di Kish, se fossero vive o morte e per cosa servissero. Questo sistema si sviluppò all'inizio del periodo dinastico nel sistema di scrittura che avrebbe prodotto opere come l'Epopea di Gilgamesh, gli Inni di Enheduanna a Inanna e molte altre grandi opere letterarie.

Flood Tablet of the Epic of Gilgamesh
Tavoletta del diluvio dell'Epopea di Gilgamesh
Osama Shukir Muhammed Amin (Copyright)

Il sumero divenne la lingua franca della Mesopotamia e introdusse il sistema di scrittura noto come cuneiforme, che in seguito sarebbe stato utilizzato per documentare altre lingue. Gwendolyn Leick commenta:

L'orizzonte culturale più omogeneo delle pianure alluvionali [di Sumer] trova espressione nello sviluppo della scrittura in un idioma particolare. Perché il sumero sia diventato la lingua rappresentata dalla scrittura è ancora incerto. La Mesopotamia non fu mai linguisticamente o etnicamente omogenea e i nomi propri presenti nei primi testi mostrano chiaramente che all'epoca si parlavano lingue diverse dal sumero. (65)

Alla fine del IV secolo a.C. la lingua sumera era già ben consolidata come lingua scritta e lo erano anche la cultura, la religione, l'architettura e altri aspetti significativi della civiltà. La letteratura dei Sumeri influenzò gli scrittori successivi, in particolare gli scribi che scrissero la Bibbia, poiché i loro racconti del Mito di Adapa, della Genesi di Eridu e dell'Atrahasis influenzarono a loro volta i successivi racconti biblici del Giardino dell'Eden, della Caduta dell'uomo e del Grande Diluvio. Le opere di Enheduanna divennero i modelli per la liturgia successiva, le favole mesopotamiche sugli animali furono rese popolari da Esopo e l'Epopea di Gilgamesh ispirò opere come l'Iliade e l'Odissea.

Si pensa che il concetto di divinità che vive nel tempio della città, così come la forma e le dimensioni della ziggurat sumera, abbiano influenzato lo sviluppo egiziano della piramide e le loro credenze sulle proprie divinità. Il concetto di tempo dei Sumeri, così come il loro sistema di scrittura, fu adottato anche da altre civiltà. Il sigillo cilindrico sumerico, segno di identificazione personale, rimase in uso in Mesopotamia fino al 612 a.C. circa e alla caduta dell'Impero assiro. Non esisteva settore della civiltà a cui i Sumeri non avessero dato un qualche contributo ma, nonostante i loro punti di forza, la loro cultura cominciò a decadere molto prima dell'effettiva fine.

The Ziggurat at Kish
La ziggurat di Kish
Osama Shukir Muhammed Amin (Copyright)

La civiltà sumerica crollò intorno al 1750 a.C. con l'invasione della regione da parte degli Elamiti. Shulgi di Ur fece erigere un grande muro nel 2083 a.C. per proteggere il suo popolo da un'invasione di questo tipo che – tuttavia – poteva essere facilmente aggirato, cosa che fecero gli invasori. Ciononostante, la cultura aveva lottato per mantenere la propria autonomia fin da quando gli Amorrei avevano conquistato il potere a Babilonia. Un cambiamento nell'influenza culturale, evidenziato in molti aspetti ma, in particolare, nel rapporto uomo-donna del pantheon mesopotamico, avvenne con l'ascesa al potere degli Amorrei semiti a Babilonia e, soprattutto, durante il regno di Hammurabi (1792-1750 a.C.), che ribaltò completamente il modello teologico sumerico elevando un dio maschile supremo, Marduk, su tutti gli altri. I templi dedicati alle dee furono sostituiti da quelli dedicati agli dei e, anche se i templi delle dee non furono distrutti, furono comunque banditi.

Nello stesso periodo, i diritti delle donne - tradizionalmente equiparati a quelli degli uomini - diminuirono, così come le grandi città sumere. L'eccessivo sfruttamento del territorio e l'espansione urbana, insieme ai conflitti in corso, sono citati come le ragioni principali della caduta delle città. La correlazione tra il declino dello status delle divinità femminili e i diritti delle donne non è mai stata spiegata in modo adeguato - non si sa quale delle due sia avvenuta per prima - ma è un dettaglio eloquente del declino di una cultura che aveva sempre tenuto in grande considerazione le donne. Al momento dell'invasione degli Elamiti, intorno al 1750 a.C., la cultura sumera si stava già deteriorando e gli Elamiti portarono semplicemente a termine il processo.

Scoperta

I Sumeri sono oggi conosciuti per i numerosi contributi alla cultura mondiale, ma si tratta di uno sviluppo piuttosto recente. La loro storia rimase sepolta sotto le sabbie per secoli e quindi ogni riferimento a loro nelle opere antiche fu frainteso dagli studiosi, poiché non c'era un referente noto per le allusioni alla civiltà sumera. Nel libro biblico della Genesi, ad esempio, si capì che la terra di Shinar alludeva a una regione della Mesopotamia, ma il significato di questo riferimento non poteva essere compreso finché gli studiosi non avessero scoperto che un luogo come la terra di Sumer - lo Shinar biblico - fosse realmente esistito.

La situazione cambiò radicalmente a metà del XIX secolo d.C., quando le istituzioni e le società occidentali cominciarono a inviare spedizioni nel Vicino e Medio Oriente alla ricerca di prove fisiche che avvalorassero le narrazioni bibliche. Se una terra come quella di Shinar fosse mai esistita, si pensava che le sue rovine - insieme a quelle di tutte le altre strutture e città menzionate nella Bibbia - potessero essere svelate.

A quell'epoca, la Bibbia (in particolare le narrazioni dell'Antico Testamento) era considerata il libro più antico del mondo e del tutto originale. La storia del Giardino dell'Eden, la caduta dell'uomo, il grande diluvio erano ritenuti opere originali scritte direttamente, o ispirate, dall'unico vero Dio della tradizione giudaico-cristiana. Gli archeologi e gli studiosi inviati in queste spedizioni avrebbero dovuto trovare prove concrete a sostegno di questa affermazione ma, invece, trovarono esattamente il contrario: trovarono Sumer.

Info traduttore

Michele D'Adamo
Neolaureato in 'Traduzione' presso l'Università degli Studi di Torino, dove ho studiato inglese e tedesco. Grande appassionato di sport, letteratura, storia e scienza.

Info autore

Joshua J. Mark
Scrittore freelance ed ex Professore part-time di Filosofia presso il Marist College (New York), Joshua J. Mark ha vissuto in Grecia ed in Germania, ed ha viaggiato in Egitto. Ha insegnato storia, scrittura, letteratura e filosofia all'Università.

Cita questo lavoro

Stile APA

Mark, J. J. (2019, ottobre 09). Sumeri [Sumerians]. (M. D'Adamo, Traduttore). World History Encyclopedia. Estratto da https://www.worldhistory.org/trans/it/1-428/sumeri/

Stile CHICAGO

Mark, Joshua J.. "Sumeri." Tradotto da Michele D'Adamo. World History Encyclopedia. Modificato il ottobre 09, 2019. https://www.worldhistory.org/trans/it/1-428/sumeri/.

Stile MLA

Mark, Joshua J.. "Sumeri." Tradotto da Michele D'Adamo. World History Encyclopedia. World History Encyclopedia, 09 ott 2019. Web. 10 giu 2024.